Come si manifesta la neurite vestibolare?

La forma più comune di neurite vestibolare è quella ad etiologia virale (erpetica, influenzale, respiratoria sinciziale, ecc.) che colpisce, generalmente, il ramo superiore del nervo. Il processo, che riguarda circa il 7% di tutti i vertiginosi, colpisce i due sessi in egual misura, manifestandosi per lo più tra i 30 ei 60 anni con predilezione per il V decennio. Data la sua natura, insorge prevalentemente nei periodi dell'anno in cui si sviluppano in forma epidemica le relative virosi.
 

Illustrazione 1 - Otorinolaringoiatria

Quali sono i sintomi?

La sintomatologia è tipica e si presenta bruscamente con:
  • vertigine rotatoria invalidante;
  • nausea;
  • vomito;
  • nistagmo orizzontale rotatorio.

La fase più acuta si protrae per 1 -3 giorni e si conclude con la cessazione della vertigine e del vomito. Il nistagmo persiste più a lungo ed, infatti, si vede ad occhio nudo fino al 5° - 7° giorno. Con l'ausilio delle lenti di Frenzel, può essere visualizzato ancora fino alla 3° - 4° settimana. Infine, si assiste all'inversione del nistagmo che testimonia l'istituzione del compenso centrale e quindi l'approssimarsi della guarigione.

 

Come si diagnostica?

L'esame audiometrico pone in evidenza l'integrità della soglia uditiva, mentre la stimolazione calorica dimostra l'iperreflessia del lato colpito che, seppure con minore gravità, persiste a tempo indeterminato. Le asimmetrie toniche sono armoniche e si riducono scomparendo man mano che il compenso si stabilizza.

La diagnosi differenziale va posta con 

  • la malattia di Menière vestibolare (multiepisodica e con attacchi singoli più brevi);
  • la sclerosi multipla (episodi ricorrenti e nistagmo con caratteri particolari);
  • gli attacchi ischemici del tronco (soggetti di età avanzata con fattori dì rischio vascolare e presenza di altri deficit nervosi);
  • la sindrome di Ramsay-Hunt (associazione di protesi cocleare e/o facciale, vescicole emorragiche sulla membrana del timpano).
 

Come si cura?

Il trattamento medico, limitato ai primi 7-10 giorni, consiste in sintomatici antivertiginosi che non influenzano negativamente il compenso (1-3 giorni) e steroidi per via orale somministrati per una settimana a dose decrescente. Più importante dei farmaci, ai fini dell'acquisizione del compenso, sono la mobilizzazione precoce e l'esecuzione degli esercizi riabilitativi tipo Cawthorme a partire dal 3°-4° giorno. In questa parte del trattamento è insostituibile la partecipazione attiva del paziente, il quale deve convincersi del fatto che la riabilitazione risulterà tanto più efficace quanto più precisa e continua sarà la pratica degli esercizi prescritti e che, in ogni caso, conviene sopportare i piccoli fastidi della riabilitazione per ottenere il compenso più valido e duraturo.

Può ripresentarsi la sintomatologia?

Ai pazienti andrà, infine, chiarito che la ripresa dei sintomi è sempre possibile ma che, nel caso, non sarà provocata da una nuova nevrite. Sarà, infatti, piuttosto provocata da una perdita temporanea del compenso, oppure da una canalolitiasi che si manifesta con maggiore frequenza proprio in chi abbia già sofferto di nevrite vestibolare.


Bibliografia

  • Astore, Serena. "Criteri diagnostici ed incidenza della Neurite Vestibolare." (2015).
  • Brugnoni, Guido, and Dario Alpini. "Vertigine acuta." Medicina fisica e riabilitativa nei disturbi di equilibrio (2007): 215-223.
  • Magliulo, G., et al. "Neuriti vestibolari: studio di follow-up con c-VEMPS, o-VEMPS e whit." 101° Congresso Nazionale della Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Patologia Cervico Facciale. Catania 28-31 Maggio 2014.. 101° Congresso Nazionale della Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Patologia Cervico Facciale. Catania 28-31 Maggio 2014., 2014.