Lo stile di vita come cura

Pina è una bella signora di 84 anni, di aspetto molto vivace a dispetto dell'età. Con lieve trucco per delimitare qualche simpatica rughetta che appare qua e là, il viso è terso e pulito. La signora è affetta da una "lombalgia recidivante in cifosi-scoliosi spondilo-discartosi/osteoporosi. Il ciclo di iniezioni non ha risolto il problema del dolore, ma ha creato il sospetto nei familiari che ci fossero motivi psicologici alla legittima scontentezza della Pina.

Illustrazione 1 - Psicologia

 

Quanto è importante il supporto psicologico?

Valutata l'inefficienza farmacologica e considerata l'età poco favorevole a un'eventuale guarigione, ho proposto di cambiare modo di vita: non più restare sempre in casa, ma uscire, per crearsi degli interessi; non più curare il fisico, ma rieducare la mente a impadronirsi del corpo per eliminare i danni della staticità. In questi casi, infatti, il supporto psicologico è indispensabile non per guarire il fisico, ma per cambiare le strategie mentali, perché dalla creatività alla professionalità, dalla sessualità alla spiritualità e dall'ambiente all'economia, l'uomo è un aggregato di vari elementi e fattori neurosensoriali che danno forma alla vita. 

Mentre fino ad oggi la medicina ci ha insegnato che esistono solo due tipi di persone: quelle sane con gli esami di laboratorio regolari e quelle malate con esami di laboratorio irregolari, gli studi di neuroscienze, hanno dimostrato che esiste un altro tipo di persone che, pur avendo esami di laboratorio regolari, vanno dal medico. Sono stanche, depresse e ansiose; non provano più desiderio sessuale; ingrassano o perdono peso senza alcuna ragione; hanno sintomi fisici doloranti al collo, alla schiena e disturbi gastrointestinali; vertigini e senso di oppressione al petto.
 

Sono utili gli antidepressivi?

I medici tentano di curarle con antidepressivi o altri farmaci definiti "universali" che non giungono mai alla radice del problema. Non ottenendo né guarigioni né fine dolore, si finisce con inviarle ad altri specialisti che ripetono altri esami di laboratorio per capire ciò che in realtà non si può capire, perché queste persone non sono malate organiche, ma soffrono di "tristezza", "malinconia", "solitudine" e "pigrizia mentale" per cui, non esistendo un termine per qualificarle, sono offensivamente pensate come "fuori di testa" e ciò accresce ancor più il loro problema perché si sentono incomprese.

Il cervello umano, quando smette di riflettere, è come il vomere dell'aratro a riposo: se non lavora, arrugginisce. Che fare allora di fronte a un individuo resistente? Occorre cambiare modo di pensare attivando la mente in modo diverso per metterlo in movimento con equilibrio, perché un corpo statico non si adatta ai tempi dinamici della vita. Il corpo è lo specchio del nostro modo di vivere; è il mezzo con cui ci muoviamo, la mente ne è la guida e lo spirito che è in noi è la forza della nostra volontà.

Programmare la vita per sapere cosa si farà domani, è un dovere oltre che requisito clinico, perché aiutando sé stessi, si dà sollievo agli altri. Con questi principi ho messo in movimento la coscienza di Pina e sono certo che non si fermerà perché Pina ama ancora la vita.