Quali sono le cause dell'emorragia nasale?

Una situazione che di frequente imbarazza ed allarma chi ne è colpito è quella rappresentata dalla perdita di sangue dal naso (epistassi). Come ogni altro sintomo, anche l'epistassi riconosce un gran numero di cause ma, qualunque essa sia, è pressoché impossibile che il singolo episodio conduca a morte chi ne è colpito. Peraltro, è ugualmente certo che, in ogni caso, sono indicati l'arresto dell'emorragia e l'identificazione della patologia causale.

Il perseguimento di questi obiettivi spetta al Medico e/o allo Specialista ma, nell'attesa del loro intervento, lo stesso Paziente farà cosa utile se seguirà i consigli seguenti.

Illustrazione 1 - Otorinolaringoiatria

Cosa fare?

  • mantenere la calma poiché l'agitazione fa salire la Pressione Arteriosa ed aggrava l'emorragia.
  • ricordare che spesso l'insorgenza di una epistassi rappresenta il primo sintomo di una infezione virale (Raffreddore, influenza, esantemi infantili,ecc.) e che tale possibilità deve essere verificata per l'adozione degli specifici provvedimenti.
  • non perdere tempo con rimedi inutili anche se tradizionali, come l'applicazione di ghiaccio o di acqua fredda sulla fronte o sulla nuca.
  • evitare di detergere il sangue con un numero infinito di pezze o fazzoletti; più utile sarà invece raccogliere il sangue che cola dal naso in una bacinella per mostrarla al Medico quando arriverà e che, in tal modo, potrà meglio apprezzare l'entità del sangue perduto.
  • ricordare che, tranne casi particolari, sono del tutto inutili i cosiddetti farmaci emostatici.
  • lo stesso Paziente o chiunque si trovi ad assisterlo potrà tentare di arrestare l'emorragia, semplicemente riempiendo la narice sanguinante con cotone o garze inumidite con acqua e poi comprimendo con l'indice l'ala del naso per almeno 10 minuti primi. La manovra è efficace in tutti i casi in cui l'emorragia origina dai vasi del terzo anteriore del setto nasale e cioè almeno in due soggetti su tre. Se l'emorragia si arresta, non bisogna far altro che lasciare il tampone nel naso per almeno 48 ore. Se l'emorragia prosegue, è necessario che il Medico o lo Specialista provvedano all'emostasi chirurgica.


Cosa fare dopo l'arresto?

Qualora il Paziente sappia di essere iperteso, l'emorragia và ugualmente arrestata poiché una perdita di sangue eccessiva o troppo rapida può trasformare una crisi ipertensiva in collasso.
Dopo l'arresto dell'epistassi e dopo lo stamponamento, il Paziente farà bene a non trascurare gli accertamenti locali e generali necessari per individuare la causa dell'emorragia e per indicare cure e trattamenti atti a prevenire nuovi episodi. Le ricerche da eseguire in prima istanza sono la Fibrorinoendoscopia e la TAC del naso e dei seni. Al tempo stesso, saranno eseguite anche le indagini strumentali e di laboratorio atte a riconoscere eventuali alterazioni cardiocircolatorie ovvero possibili turbe della coagulazione e dell'emostasi.


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