Quando è necessario l'intervento alla colecisti?
Il trattamento chirurgico della colelitiasi prevede l'asportazione della cistifellea con il suo contenuto litiasico. Tengo a fare subito questa precisazione perché i pazienti molto spesso pensano che vengano loro estratti soltanto i calcoli, senza dover subire alcuna demolizione anatomica.
In realtà non è così, la chirurgia prevede spesso l'asportazione di organi quali l'appendice, le tonsille, la colecisti etc., senza che venga in nessun modo compromessa la qualità di vita.
Come si svolge l’intervento?
L'intervento viene eseguito in anestesia generale e, normalmente (salvo diverse indicazioni), in regime di One Day Surgery.
L'approccio non è più laparotomico (cioè con l'apertura dell'addome), ma laparoscopico (ad addome chiuso) mediante l'introduzione di 4 trocars operatori.
Apro qui, di seguito, una breve digressione sulla laparoscopia, fondamentale per la comprensione di quanto segue.
La laparoscopia
L’intervento segnò una svolta epocale nella storia chirurgia. Venne introdotta agli inizi degli anni novanta e, da quel momento in poi, "nulla fu più come prima"! Tutta la chirurgia viscerale fino a qual momento prevedeva come unico approccio possibile l’apertura dell’addome (laparotomia), la laparoscopia consente ai chirurghi di poter cominciare ad operare ad addome chiuso (laparoscopia).Il meccanismo è concettualmente semplice e prevede i seguenti passaggi:
- insufflazione di un gas inerte (anidride carbonica) all'interno del cavo addominale (mediante un ago particolare) per poter creare uno spazio di manovra;
- introduzione di alcuni "trocars" (particolari introduttori che vengono posizionati in sedi e numero che variano a seconda dell'intervento) attraverso la parete addominale per poter successivamente inserire l'ottica e gli strumenti operatori;
- esecuzione dell'intervento come ad addome aperto, secondo la normale tecnica chirurgica;
- estrazione dei trocars e sutura delle minibrecce addominali.
Quali sono i tempi chirurgici della colecistectomia?
- Induzione dello pneumoperitoneo: attraverso un ago apposito (ago di Verres), viene insufflato all'interno della cavità addominale un gas inerte (l'anidride carbonica) per poter creare uno spazio tra la parete addominale ed i visceri;
- introduzione dei trocars: questi altro non sono che degli introduttori cilindrici, all'interno dei quali vengono successivamente inseriti gli strumenti operatori; normalmente sono quattro, il primo è dedicato all'inserzione dell'ottica esposizione della colecisti e del "Triangolo di Calot";
- esposizione e sezione tra clips del dotto cistico e dell'arteria cistica;
- asportazione della colecisti;
- estrazione della colecisti attraverso la breccia pratica all'altezza dell'ombelico
- estrazione dei trocars e chiusura delle brecce cutanee.
Bibliografia
- Gorecki, Pioter. "Il ruolo della laparoscopia." Chirurgia addominale d’urgenza: il buon senso di Schein: Guida pratica per sopravvivere nella trincea delle urgenze chirurgiche (2007): 439-448.
- Raffaelli, Elena, Alessandro Pisano, and Bruno Nardo. "Calcolosi della colecisti e complicanze nell'anziano." Anziano e chirurgia. Fondamenti di fisiopatologia e clinica chirurgia nel paziente geriatrico. Soc. Editrice Esculapio srl, 2015. 81-94.
- Un Medico, Sei, and Cerca Chiudi. "Colelitiasi (Calcoli Biliari)."