Cos'è l'ansia?
Ti è mai capitato di sentire la tensione scendere e salire nel tuo corpo per poi radicarsi nella tua mente, nei tuoi pensieri?
Ti è mai capitato di percepire un’accelerazione del battito cardiaco, una variazione del modo di respirare, una sudorazione maggiore che hanno sollecitato specifici pensieri ed intense emozioni?
Se si, allora avrai avuto a che fare con l’ansia.
D’altronde è normale: l’ansia è una componente naturale e caratteristica dell’essere umano. Non ci possiamo sottrarre dall’ansia e, aggiungerei, per fortuna.
Ma iniziamo con il definire brevemente cosa rappresenta l’ansia.
Ansia: definizione
L’ansia è un complesso di reazioni cognitive, emotive, comportamentali e fisiologiche che attiva l’individuo e gli permette l’azione. L’ansia, quindi, di per sé non è qualcosa di negativo, anzi! È funzionale e utile per l’essere umano.
Ma cosa accade quando l’ansia diventa eccessiva?
Cosa succede quando le reazioni emotive, fisiologiche e cognitive sono smisurate?
L’ansia eccessiva, piuttosto che essere un elemento funzionale, diventa il freno inibitore che ci “congela” e ci restituisce la sensazione di essere in turbinio psicofisiologico che ci avvolge senza permetterci di agire. Possiamo dire, per semplificare, che cosi come esiste un livello ottimale di ansia che garantisce ed orienta l’azione, esiste anche l’eccesso di ansia che compromette l’azione, inibisce la persona e le sue volontà.
Ansia disfunzionale: come riconoscerla
Quando tratto l’ansia disfunzionale, mi piace restituire al paziente un’immagine dell’ansia: l’ansia eccessiva è come ritrovarsi alla guida di notte in una strada e con la nebbia, senza illuminazione. È impossibile vedere, impossibile procedere. E tu cosa faresti se fossi il conducente di quell’auto? Probabilmente ti fermeresti. Probabilmente penseresti che fermarti sia la soluzione più oculata per evitare di esporti al rischio. Ti fermeresti per prendere tempo e valutare meglio la prossima mossa da fare, quell’ipotetica soluzione che ti potrebbe far uscire da quello che ti circonda, per niente nitido.
Questo è ciò che succede quando l’ansia prende il sopravvento, ti blocca, ti ferma e, spesso, ti fa fuggire.
Ma passiamo ad una delle domande che i pazienti riportano frequentemente in prima seduta: si può “guarire” dall’ansia eccessiva? Potrò essere in grado di fermarmi in quel punto di livello ottimale di ansia che mi garantisce l’azione e non mi inibisce?
Si può effettivamente essere capaci di affrontare la nebbia accendendo le luci?
La risposta è sì, si può.
Guarire dall'ansia eccessiva
Se hai già provato a gestire autonomamente l’ansia eccessiva, magari cercando di attuare strategie che in quel momento pensavi potessero funzionare (ma che poi si sono rivelate “un buco nell’acqua”), il prossimo passo è rivolgerti ad un “addetto ai lavori”. Forse lo step più difficile sarà proprio il richiedere aiuto allo psicologo, ma pensare che stai chiedendo una mano per stare meglio e per prenderti cura di te, sicuramente ti aiuterà nel fare il primo passo che ti condurrà ad accendere rapidamente gli abbaglianti per la nebbia!
Quali sono le terapie più efficaci contro l'ansia eccessiva?
Ma parliamo di efficacia terapeutica: la terapia strategica ha una percentuale di efficacia pari al 95% in una media di 7 sedute sul trattamento dell’ansia e di tutte le condizioni in cui l’ansia è trasversale (depressione, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo post traumatico da stress, fobie specifiche, attacco di panico e ipocondria).
Questo significa che potrai uscire dalla foschia in poche sedute e ricominciare a guidare sulla strada della tua vita!
A conclusione, ti riporto alcuni punti semplificati che, se coincidono con quello che ti accade, allora è arrivato il momento di contattarmi per fissare un appuntamento:
- Vivi stati d’ansia continui e frequenti non più circoscritti a singoli episodi, ma modalità con cui affronti la maggior parte delle circostanze;
- Sei o stai diventando consapevole che la tua reazione ansiosa è eccessiva e ti crea conseguenze sul funzionamento corporeo (cefalea, insonnia, inappetenza o impulso a mangiare, difficoltà digestive, frequente bisogno di urinare, diarrea, sudorazione);
- Adotti spesso condotte di evitamento (es: eviti di fare qualcosa per paura di essere pervaso dall’ansia) oppure metti in atto altri comportamenti protettivi cognitivi.
Ti senti spesso nervoso, preoccupato, intimorito e insicuro o sperimenti un senso di vuoto mentale con pensieri negativi.
Bibliografia
- Goodwin GM, Stein DJ. Generalised Anxiety Disorder and Depression: Contemporary Treatment Approaches. Adv Ther. 2021 Sep;38(Suppl 2):45-51. doi: 10.1007/s12325-021-01859-8. Epub 2021 Aug 21. PMID: 34417991; PMCID: PMC8437834.