Cos’è la deviazione del setto nasale?
La deviazione del setto nasale è una patologia caratterizzata dal disallineamento del setto nasale rispetto alla linea mediana. Tale deviazione può essere di natura traumatica o congenita e determina disturbi respiratori conseguenti alla riduzione del volume delle cavità nasali.
Cosa può provocare?
Il paziente avverte una ostruzione al flusso aereo, mono o bilaterale. Ne consegue la comparsa di una respirazione orale che può provocare secchezza delle strutture faringee e laringee, con aumento del rischio di infiammazioni che possono cronicizzare. Alla deviazione settale possono, inoltre, conseguire anche:
- sinusiti ricorrenti;
- ipertrofia dei turbinati;
- otiti.
Come si fa a sapere di avere il setto nasale deviato?
Il problema è diagnosticabile con una semplice rinoscopia anteriore, cioè una visualizzazione diretta della cavità nasale mediante specifici strumenti. La rinoscopia anteriore e la rinoscopia con l’ausilio delle fibre ottiche possono mettere in evidenza una deviazione, con significativa riduzione dello spazio all’interno delle fosse nasali.
Le fibre ottiche, precedentemente menzionate, possono essere rigide o flessibili, con dimensioni ed angoli di visione molteplici, così che introdotti nel naso permettono di visualizzare con precisione zone non altrimenti visibili
Accanto ad una valutazione diretta, è assolutamente necessaria una misura oggettiva della funzionalità respiratoria nasale, mediante una rinomanometria. L’esame è assolutamente semplice e non invasivo, e permette di valutare la resistenza che ciascuna cavità nasale offre al passaggio dell’aria.
Uno studio mediante Tomografia Assiale Computerizzata (Tac), anche se non sempre necessaria, permette, infine, di indagare:
- la sede e l'entità della deviazione;
- le eventuali patologie associate;
- di programmare l’intervento chirurgico.
Come si cura?
Il trattamento della deviazione del setto nasale è puramente chirurgico. La settoplastica (plastica del setto nasale) rappresenta la metodica chirurgica di elezione. In alcuni casi è possibile associarla ad interventi di rinoplastica al fine di correggere deformità maggiori o per risolvere una deformità estetica.
L'intervento di settoplastica viene svolto in anestesia generale con esposizione e rimodellamento della porzione osteo-cartilaginea deviata. Il tamponamento nasale post-operatorio deve durare 2-4 giorni, al fine di mantenere in asse in setto e di prevenire eventuali sanguinamenti. In caso di presenza di ipertrofia reattiva dei turbinati (soprattutto gli inferiori), si può rendere necessario associare alla settoplastica un intervento di decongestione chirurgica dei turbinati, al fine di poter garantire un adeguato flusso aereo.
L'intervento avviene, in genere, in regime ambulatoriale (cioè con dimissione a poche ore dall’intervento).
Decorso post operatorio
Il decorso è generalmente senza complicanze. In base alla tecnica chirurgica utilizzata, a volte, è necessario eseguire un tamponamento nasale. I tamponi vengono rimossi dopo 2-4 giorni e la loro rimozione non è dolorosa. Questo perché i tamponi nasali da noi utilizzati sono di un materiale che ha la caratteristica di restare molto morbido, senza aderire alle pareti del naso e possono essere rimossi senza alcun fastidio per il paziente.
Non saranno presenti né lividi, né gonfiori. Il dolore postoperatorio, se presente, si controlla facilmente con terapia antidolorifica. Non ci sono precauzioni particolari da seguire, fatta eccezione per l’evitare intensa attività fisica nei giorni immediatamente successivi l’intervento.
Dopo circa 10 giorni dall'intervento si ristabilirà completamente la normale respirazione nasale.
Bibliografia
- Gottarelli, Paolo, and Paolo Gottarelli. "Anatomia e funzionalità nasale." La turbinoplastica inferiore modificata: Un nuovo approccio chirurgico (2012): 5-11.
- Malinvaud, D., and P. Bonfils. "Patologia del setto nasale (deviazione del setto esclusa)." EMC-Otorinolaringoiatria 20.3 (2021): 1-12.
- Vatin, L., et al. "Fratture del naso." EMC-Otorinolaringoiatria 18.2 (2019): 1-10.