Rughe
Dr.ssa Svitlana Kovalenko
Ecografista Medico Chirurgo - Ecografista - Flebologo - Medicina Estetica Creato il: 29/06/2017 Ultimo aggiornamento: 21/12/2023Le rughe sono solchi o pieghe della cute spesso associate all’invecchiamento. Sebbene molti tipi di rughe siano determinate da processi degenerativi tipici dell’età che avanza, ne esistono alcune la cui eziologia è di tutt’altro tipo.
Le rughe si localizzano prevalentemente nella zona del volto e si classificano in:
- rughe di espressione: frequenti in chi usa ampiamente la mimica facciale;
- rughe gravitazionali: determinate dall’effetto che la forza di gravità esercita sulle strutture corporee;
- rughe attiniche: causate dall’esposizione ai raggi solari;
- rughe da sonno: pieghe causate da una determinata postura notturna prolungata.
Cause
Le principali cause delle rughe sono da collegarsi a:
- degenerazione del collagene e dell’elastina;
- danno ossidativo: causato dai radicali liberi dell’ossigeno, tossine prodotte nel corso dei nostri processi metabolici.
Le origini di questi processi sono multifattoriali e comprendono:
- situazioni fisiologiche: quali l’invecchiamento o la menopausa;
- fattori endogeni: quali le malattie endocrine;
- fattori esogeni: quali il fumo, l’inquinamento, l’esposizione ai raggi solari e la scarsa idratazione o sbagliata cosmesi.
Sintomi
La sintomatologia varia in base al tipo di ruga:
- le rughe di espressione si manifestano generalmente dopo i 30 anni in forma transitoria per poi diventare sempre più profonde;
- le rughe gravitazionali sono evidenti nelle persone con viso costituzionalmente più magro e allungato e si associano ad un calo del tono muscolare;
- le rughe attiniche sono frequenti nelle persone che hanno subito una foto-esposizione intensa e conferiscono un aspetto grinzoso alla pelle, con caratteristici rombi a livello della nuca;
- le rughe da sonno sono inizialmente visibili solo dopo il risveglio ma col passare del tempo tendono a diventare permanenti.
Tra le rughe d’espressione, quelle più comuni sono:
- le rughe frontali orizzontali ;
- le rughe glabellari verticali e orizzontali;
- le rughe perioculari (le cosiddette "zampe di gallina");
- le rughe naso-geniene (delimitano solchi tra il naso e le guance);
- le rughe perilabiali radiali (il cosiddetto "codice a barre", cioè le rughette distribuite prevalentemente sopra il labbro superiore, generalmente molto accentuate nei soggetti fumatori);
- le rughe labio-geniene (delimitano i solchi tra labbra e guance);
- le rughe trasversali del collo.
Per quanto riguarda, invece, le rughe gravitazionali, quelle maggiormente frequenti sono:
- i solchi naso-genieni che si creano tra il naso e le guance;
- le rughe labio-geniene che si evidenziano in seguito all'abbassamento degli angoli della bocca;
- il rilassamento cutaneo della palpebra superiore (blefarocalasi) e dell'intera arcata sopracciliare (ptosi);
- le borsette latero-mentoniere;
- il "doppio mento".
Diagnosi
La diagnosi è clinica e non sono generalmente necessari esami strumentali per valutare l’entità delle rughe da parte del dermatologo, del chirurgo plastico o del medico estetico.
È sempre fondamentale un'accurata anamnesi del paziente al fine di conoscere le sue abitudini e la sua storia clinica.
Ulteriori esami potrebbero essere richiesti qualora si sospettasse una patologia endocrina all’origine delle rughe (ipertiroidismo e altre disfunzioni tiroidee).Rischi
Le rughe costituiscono esclusivamente un problema di natura estetica e non comportano di per sé rischi per la salute del paziente.
Proprio come per le smagliature, i rischi sono connessi all’impatto psicologico dell’inestetismo che può compromettere la qualità della vita del paziente.Cure e Trattamenti
Il trattamento delle rughe è prima di tutto preventivo: eliminando i fattori di rischio esogeni, è possibile ottenere un miglioramento della salute della cute.
Si consiglia soprattutto di:
- seguire una corretta alimentazione;
- assumere integratori di zinco e carotenoidi
- fare attività fisica;
- proteggere la cute dai raggi solari;
- smettere di fumare;
- detergere e idratare la cute quotidianamente.
Al di là della prevenzione, è possibile trattare gli inestetismi attraverso interventi di medicina estetica.
Tra le metodiche cui si fa maggiormente ricorso troviamo:
- biostimolazione: un trattamento il cui scopo è stimolare il turnover cellulare dell’epidermide e del derma e indurre la sintesi di nuove fibre di collagene. Si tratta di un intervento adatto a pelli giovani e medie che utilizza vitamine e percentuali di acido ialuronico. Sono generalmente necessarie più sedute;
- filler: di tipo esclusivamente iniettivo, in genere a base di acido ialuronico, che garantisce risultati naturali, riducendo al minimo eventuali rari effetti collaterali che si verificavano più frequentemente dopo l'impianto di materiali non riassorbibili (es. silicone) oggi vietati. Sono indicati per rughe di lieve, media e severa entità.
- tossina botulinica: il trattamento d’elezione per le rughe mimiche del terzo superiore del volto (glabella, regione frontale e "zampe di gallina"). Si effettua in un'unica seduta e il risultato, perfettamente visibile dopo 2 settimane, si mantiene per 6-12 mesi. Si tratta di un trattamento lecito dai 18 ai 65 anni, ma a cui generalmente ci si accosta dopo i trent'anni;
- laser erbium glass: o laser dolce, un trattamento non invasivo che induce degradazione delle vecchie fibre di collagene stimolando la sintesi di quelle nuove. Il trattamento, che arreca un leggero fastidio e un arrossamento temporaneo, è particolarmente indicato per pelli medie e mature, mentre non è consigliato in corrispondenza dell'impianto di un filler;
- radiofrequenza: è un trattamento non invasivo che sfrutta l'azione di onde elettromagnetiche che degradano le fibre collagene e le fibre elastiche, stimolandone la neosintesi e migliorando il tono e la compattezza della cute;
- carbossiterapia: un trattamento che consiste nell'iniezione sottocutanea di anidride carbonica medicale.
Bibliografia
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