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Neurochirurgo a Marsala

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Dr. Stefano Coscia Neurochirurgo

Dr. Stefano Coscia

Neurochirurgo
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  •  Palermo - Libertà Via Maggiore Pietro Toselli, 132 C
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  • Visita Neurochirurgica
    200 €
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    200 €
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    Elenco dei Neurochirurghi a Marsala attualmente disponibili per la prenotazione online di una visita neurochirurgica o di altro esame medico sempre nell'ambito della Neurochirurgia.

    Il neurochirurgo è un medico specializzato che si occupa della diagnosi, trattamento e gestione delle patologie che colpiscono il sistema nervoso centrale e periferico, utilizzando tecniche chirurgiche avanzate e all’avanguardia. Il suo campo d’azione si estende anche alla colonna vertebrale e ai nervi periferici, trattando un’ampia varietà di patologie che richiedono di norma un approccio preciso e delicato.

    La neurochirurgia è una branca della medicina che agisce su organi vitali, il cui corretto funzionamento è essenziale. Quando si parla di sistema nervoso, è possibile distinguere:

    • Sistema nervoso centrale (SNC): che include il cervello e il midollo spinale ed è responsabile del controllo delle funzioni vitali, dell'elaborazione delle informazioni e del coordinamento delle attività corporee;
    • Sistema nervoso periferico (SNP): che comprende i nervi che si diramano dal midollo spinale verso il resto del corpo, trasmettendo segnali motori e sensoriali tra il SNC e gli organi periferici.
    Le patologie che interessano il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) e periferico (nervi che si diramano dal midollo spinale) possono essere molteplici e diverse tra loro per origine e sintomatologia.

    Tra queste, rientrano:

    • tumori cerebrali: crescita anomala di cellule nel cervello o nel midollo spinale che può interferire con le funzioni neurologiche;
    • aneurismi: dilatazione anomala di un vaso sanguigno nel cervello, che può portare a una rottura con conseguente emorragia;
    • malformazioni vascolari: anomalie nello sviluppo dei vasi sanguigni cerebrali o spinali;
    • ernia del disco: fuoriuscita del nucleo polposo di un disco intervertebrale, che può comprimere i nervi e causare dolore o deficit motori;
    • idrocefalo: accumulo anomalo di liquido cerebrospinale nelle cavità del cervello;
    • meningioma: tumore generalmente benigno che si sviluppa nelle meningi, le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale;
    • glioma: tumore cerebrale che origina dalle cellule gliali, le cellule di supporto del sistema nervoso centrale;
    • neurinoma: si tratta di un tumore benigno che interessa i nervi periferici, spesso localizzato nei nervi cranici;
    • spina bifida: malformazione congenita della colonna vertebrale che può causare danni neurologici significativi;
    • trauma spinale: danni al midollo spinale, causati comunemente da traumi alla colonna vertebrale;
    • trauma cranico: lesioni cerebrali, in genere causate da un colpo o un impatto violento alla testa.
    La diagnosi delle patologie neurochirurgiche è un processo complesso che richiede un'accurata valutazione delle strutture nervose coinvolte. Le indagini diagnostiche sono fondamentali per individuare la causa del problema e per pianificare, eventualmente, l'intervento chirurgico più appropriato.

    Tra gli strumenti più utilizzati vi sono le tecniche inerenti al campo della radiologia, che permettono una visualizzazione dettagliata del cervello, del midollo spinale e delle strutture ossee e tra i quali rientrano:

    • risonanza magnetica (RM): strumento utilizzato generalmente per visualizzare le patologie cerebrali e spinali, capace di fornire immagini ad alta risoluzione senza l'uso di radiazioni ionizzanti;
    • Tomografia Computerizzata (TC): utilizzata di solito nei traumi cranici e spinali, fornisce immagini rapide e dettagliate delle strutture ossee e vascolari;
    • angiografia cerebrale: tecnica che permette di studiare i vasi sanguigni cerebrali, in genere utile per diagnosticare aneurismi, malformazioni vascolari e diverse altre condizioni ancora;
    • Elettromiografia (EMG) e potenziali evocati: strumenti di neurofisiologia (la disciplina che studia il funzionamento dei neuroni) che misurano l'attività elettrica dei muscoli e dei nervi, essenziali per diagnosticare lesioni nervose periferiche.
    Una volta stabilita la diagnosi, il neurochirurgo pianifica il trattamento più adeguato. L’approccio può variare a seconda della patologia, dalle operazioni tradizionali a metodologie meno invasive e più sicure.

    Tra le principali tecniche chirurgiche utilizzate troviamo:

    • craniotomia: utilizzata solitamente per rimuovere tumori cerebrali o per trattare aneurismi, prevede l’apertura del cranio per accedere al cervello;
    • chirurgia mininvasiva: si tratta di una tecnica avanzata, che riduce le dimensioni dell’incisione e il trauma chirurgico, riducendo generalmente i tempi di recupero e le complicanze post-operatorie;
    • chirurgia vertebrale: impiegata solitamente per trattare ernia del disco, fratture o deformità della colonna vertebrale, spesso eseguita con approcci mininvasivi;
    • embolizzazione endovascolare: trattamento per aneurismi e malformazioni vascolari, che prevede l'occlusione del vaso problematico dall'interno, senza necessità di aprire il cranio;
    • shunt cerebrale: utilizzato in genere per il trattamento dell’idrocefalo, consente il drenaggio del liquido cerebrospinale in eccesso dal cervello verso altri distretti del corpo;
    • ricostruzione ossea: utilizzata dopo traumi o resezioni ossee, prevede l'impiego di tecniche avanzate per ripristinare il tessuto osseo.
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