Visita Ginecologica con ecografia e colposcopia a Roma
La Visita Ginecologica è in genere preceduta da un’anamnesi completa relativa alla situazione clinica attuale della paziente e alla storia clinica passata con riguardo a malattie passate, malattie presenti in famiglia, eventuali farmaci presi ed analisi di disturbi passati o presenti e informazioni sullo stile di vita.
Si passa poi a informazioni più specifiche sulla regolarità o meno del ciclo, eventuali perdite di sangue, pruriti o dolori atipici, dolore nei rapporti sessuali, etc. Dopo tale colloquio informativo, si procede con la visita vera e propria che consiste in un esame esterno (palpazione dell’addome ed esame della vulva) e in un esame interno.
Questo si divide in due fasi: un esame manuale dove il medico inserirà un dito in vagina e con l'altra mano palperà l'addome per per valutarne forma, consistenza, mobilità e posizione degli organi interni (utero, ovaie e tube); e l’esame con lo speculum, uno strumento che, inserito nella vagina, consente di vedere in modo chiaro il collo dell'utero e le pareti vaginali, nonché eventuali anomalie presenti (per esempio, erosioni o infiammazioni). Tramite questo strumento è possibile effettuare il pap-test.
La visita può prevedere anche un esame clinico del seno attraverso palpazione, per evidenziare la presenza di eventuali. L’Ecografia o ecotomografia è utilizzata normalmente in ambito internistico, chirurgico e radiologico.
È una tecnica diagnostica che attraverso l'applicazione degli ultrasuoni, visualizza graficamente gli organi interni, la loro forma e le loro eventuali alterazioni. La zona del corpo del paziente oggetto dell’esame viene trattata con un gel che consente la corretta trasmissione degli ultrasuoni emessi dalla sonda.
La Colposcopia è un esame che consente una visualizzazione accurata della cute della vulva, della mucosa della vagina e del collo dell'utero. La colposcopia viene richiesta di solito per esaminare in maniera approfondita la vagina ed il collo dell'utero in presenza di un Pap-test risultato anomalo.
Per eseguire la colposcopia, il ginecologo si serve di uno strumento di ingrandimento chiamato colposcopio. Il colposcopio amplifica la visione da 2 a 60 volte, consentendo al medico di rilevare delle anomalie sfuggite ad una visione autoptica.
Alcuni tipi di colposcopio sono collegati ad una macchina fotografica o ad una videocamera che consentono di ottenere immagini permanenti delle aree sospette evidenziate nel corso dell'esame. In genere, vengono effettuate una o più biopsie in corrispondenza delle aree anomale eventualmente rilevate, in modo che l'analisi al microscopio del tessuto prelevato possa dare un giudizio finale: dire cioè se si tratta di cellule infiammatorie, di cellule precancerose o cancerose.