Ginecologo a Piove di Sacco
Il ginecologo è il medico specialista che si occupa della diagnosi, della prevenzione e del trattamento di numerose patologie che coinvolgono l’apparato riproduttivo femminile.
Tra i disturbi più comuni trattati dai ginecologi troviamo:
- fibromi uterini: ossia tumori benigni che si sviluppano nell'utero, spesso asintomatici, ma che possono causare dolore pelvico, sanguinamenti anomali e complicanze in gravidanza;
- endometriosi: una condizione in cui il tessuto simile a quello endometriale cresce fuori dall'utero, causando dolore intenso e, in alcuni casi, infertilità;
- sindrome dell'ovaio policistico: disturbo ormonale che porta alla formazione di cisti ovariche, alterazioni del ciclo mestruale, acne, aumento di peso e difficoltà nel concepimento;
- disturbi mestruali: tra cui mestruazioni irregolari, dolori intensi (dismenorrea) e flussi abbondanti o emorragici, che possono compromettere la qualità della vita;
- infertilità: ossia un’incapacità a concepire che può derivare da varie cause, come aderenze uterine, polipi endometriali di grandi dimensioni, anomalie anatomiche o altro ancora;
- malattie sessualmente trasmesse: infezioni come clamidia, candida, HPV e HIV, che richiedono diagnosi e trattamenti tempestivi.
In base al tipo di patologia coinvolta, i trattamenti indicati possono includere
trattamenti farmacologici o, se necessario,
interventi chirurgici.
Inoltre, il ginecologo, oltre a diagnosticare e trattare le suddette patologie, svolge anche un ruolo di consulenza su aspetti come la contraccezione (pensiamo, in tal caso, alle pillole anticoncezionali, impianti uterini o preservativi), la gestione delle gravidanze e l’educazione sessuale.
Una visita ginecologica è cruciale per valutare la salute dell'apparato riproduttivo femminile, fare screening per eventuali disturbi e ricevere consigli su contraccezione e gestione della gravidanza.
Di solito, la visita inizia con un’anamnesi dettagliata per raccogliere informazioni sulla storia clinica, i sintomi presenti, e la storia mestruale, le abitudini sessuali, e le problematiche riproduttive o ormonali.
Segue un esame fisico, che comprende l’ispezione e la palpazione dell’addome per osservare gli organi genitali esterni, e un esame speculare per visionare la vagina e il collo dell'utero, permettendo anche la raccolta di campioni per il Pap test, utile nella diagnosi di infezioni da papillomavirus umano (HPV).
La visita può proseguire con un’ecografia transvaginale o addominale per ottenere immagini dettagliate degli organi pelvici, come l’utero e le ovaie, e per identificare eventuali anomalie o condizioni patologiche.
In base ai risultati, il medico può suggerire ulteriori esami o trattamenti specifici per le problematiche emerse.
È fondamentale che le donne inizino le visite ginecologiche durante l'adolescenza e continuino a sottoporsi a controlli regolari, specialmente per monitorare eventuali infezioni da HPV, che sono associate a un aumentato rischio di tumore del collo dell’utero.
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