Cardiochirurgo a Sesto San Giovanni
Il cardiochirurgo è il medico chirurgo specializzato nel campo della chirurgia cardiovascolare, ovvero la branca medica che si occupa del trattamento delle patologie che affliggono il cuore e i vasi sanguigni.
Mediante l’utilizzo di tecnologie all'avanguardia e un approccio orientato al paziente, il cardiochirurgo si impegna a garantire il benessere del sistema cardiovascolare, le cui patologie possono avere un impatto significativo sulla salute e sulla funzionalità del cuore e dei vasi sanguigni.
Tra queste, le più diffuse includono:
- valvulopatie: condizioni in cui le valvole cardiache non si chiudono o si aprono correttamente, causando problemi di circolazione;
- cardiopatie congenite: malformazioni presenti dalla nascita che influenzano la struttura e la funzionalità del cuore;
- aneurisma: dilatazione anomala di un vaso sanguigno, che generalmente può portare a rottura e gravi emorragie;
- malattie coronariche: coinvolgono le coronarie e possono portare a ischemia miocardica, frequentemente causata da placche aterosclerotiche.
- cardiomiopatia: una condizione in cui il muscolo cardiaco diventa anormale, compromettendo la capacità di pompare sangue;
- insufficienza mitralica: una condizione in cui la valvola mitrale non si chiude correttamente, causando il riflusso di sangue nel cuore;
- difetto interventricolare: una comunicazione anomala tra i due ventricoli del cuore, presente alla nascita;
- fibrillazione atriale: un’aritmia che causa un battito cardiaco irregolare e rapido, aumentando il rischio di ictus;
- aritmie: irregolarità nel ritmo cardiaco, che possono manifestarsi in diverse forme e gravità;
- angina: dolore toracico causato da un insufficiente apporto di sangue al cuore, spesso legato a malattie coronariche.
Queste patologie richiedono un intervento tempestivo e appropriato, rendendo il ruolo del cardiochirurgo cruciale per il benessere del paziente.
Per affrontarle, il cardiochirurgo utilizza generalmente una serie di strumenti diagnostici sofisticati che non solo permettono di valutare lo stato di salute del cuore e dei vasi, ma guidano lo specialista nelle decisioni terapeutiche.
Tra i principali strumenti diagnostici si annoverano:
- ecocardiogramma: utilizza ultrasuoni per creare immagini del cuore, valutandone la struttura e la funzione;
- elettrocardiogramma (ECG): registra l'attività elettrica del cuore, utile per identificare aritmie e anomalie del ritmo;
- test da sforzo: valuta la risposta del cuore all'esercizio fisico, aiutando a diagnosticare malattie coronariche;
- angiografia: impiega un colorante speciale e raggi X per visualizzare i vasi sanguigni, identificando eventuali ostruzioni;
- Risonanza magnetica cardiaca (RMN): fornisce immagini dettagliate del cuore, utile per valutare patologie strutturali e funzionali;
- Tomografia Computerizzata (TC): fornisce immagini tridimensionali dei vasi sanguigni, particolarmente utile per la valutazione degli aneurismi.
Questi strumenti diagnostici sono comunemente utili per elaborare il
piano terapeutico più adeguato alle esigenze del paziente e per monitorare l'evoluzione della patologia.
Il trattamento delle malattie cardiovascolari, infatti, può richiedere solitamente interventi chirurgici complessi o procedure meno invasive, a seconda del caso.
Tra le diverse tecniche e approcci cui un cardiochirurgo può ricorrere si segnalano:
- bypass coronarico: intervento che crea un nuovo percorso per il flusso sanguigno, bypassando le arterie coronarie ostruite;
- angioplastica: tecnica che utilizza un palloncino per dilatare un'arteria ristretta, spesso seguita dall'impianto di uno stent per mantenere l'arteria aperta;
- sostituzione della valvola cardiaca: intervento che prevede la rimozione di una valvola malfunzionante e la sua sostituzione con una protesi meccanica o biologica;
- trapianto di cuore: procedimento che sostituisce un cuore gravemente malato con uno sano proveniente da un donatore;
- ablazione con radiofrequenza: tecnica utilizzata per trattare le aritmie, che distrugge le cellule responsabili del battito irregolare;
- impianto di stent: posizionamento di un dispositivo metallico all'interno di un'arteria per mantenerla aperta dopo un'angioplastica;
- pacemaker: dispositivo impiantabile che regola il battito cardiaco in caso di bradicardia o altre anomalie del ritmo.
A Milano, ci sono diverse strutture pubbliche e private dove è possibile effettuare una visita con un cardiochirurgo.
Tra gli ospedali pubblici, l'Ospedale Niguarda è uno dei principali centri di riferimento per la cardiologia e la cardiochirurgia, noto per l'alta qualità delle cure e per un team di specialisti esperti.
Un'altra opzione è il Policlinico di Milano, un ospedale universitario che offre un'ampia gamma di servizi cardiologici, inclusa la cardiochirurgia, con un'eccellente assistenza pre e post-operatoria.
In aggiunta, l'Ospedale San Raffaele è una struttura di eccellenza che dispone di un reparto di cardiochirurgia altamente qualificato, dedicato al trattamento di varie patologie cardiache.
Anche l'Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico è un'opzione valida, con un'unità di cardiochirurgia ben attrezzata e personale specializzato.
L’Istituto Clinico Humanitas è un centro privato di riferimento per la cardiochirurgia, che offre un'ampia gamma di interventi e una particolare attenzione alla qualità della vita dei pazienti.
Di seguito le strutture ospedaliere tra le principali di Milano, con le loro eccellenze nel campo della cardiochirurgia:
- Ospedale Niguarda: interventi per valvulopatie e chirurgia delle arterie coronarie;
- Policlinico di Milano: bypass coronarico e sostituzione delle valvole cardiache;
- Ospedale San Raffaele: trattamenti per cardiopatie congenite e gestione avanzata delle aritmie;
- Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico: chirurgia mininvasiva per patologie cardiache;
- Istituto Clinico Humanitas: programmi di riabilitazione cardiologica e angioplastica.
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