Lo scopo e la finalità della medicina dei nostri giorni non è curare quanto prevenire. In quest'ottica, possiamo individuare due principali categorie in cui dividere la popolazione, le persone a rischio e quelle non a rischio, per numerose patologie. Le persone considerate a rischio, vengono sempre più frequentemente invitate ad entrare nei programmi di screening, volti a sorvegliare la comparsa o meno di focolai di malattia.
Nell'uomo, una delle patologie neoplastiche più frequenti a partire dai 50-60 anni di età, è il cancro alla prostata.
La prostata o ghiandola prostatica è una ghiandola che fa parte dell'apparato genitale maschile dei mammiferi. La sua funzione principale è quella di produrre ed emettere il liquido seminale, uno dei costituenti dello sperma, che contiene gli elementi necessari a nutrire e veicolare gli spermatozoi. La prostata differisce considerevolmente tra le varie
specie di mammiferi, per le caratteristiche anatomiche, chimiche e fisiologiche. Una prostata umana in buona salute ha le dimensioni di una grossa castagna. Essa è collocata nella parte frontale del retto, circa 5 cm dopo l'ano, e parte di essa può essere toccata durante un esame rettale e un rapporto anale.
Vengono considerate persone a rischio per questa patologia, coloro per i quali il test di laboratorio su sangue denominato "PSA" mostri valori elevati. Infatti, un alto dosaggio di questo antigene è fortemente associato alla presenza
di un focolaio di malattia. La via da seguire, in questi casi, è una visita specialistica e l'esecuzione
di un esame ecografico della prostata per via sovrapubica e trans-rettale. L'organo in questione ha una forma vagamente sferica e può essere diviso in una porzione centrale e periferica. La scansione preliminare sovrapubica, fornisce informazioni sulle pareti vescicali, sulla forma, sul diametro e sui margini dell'organo. La successiva scansione con sonda trans-rettale, valuta in maniera definitiva i vari diametri della prostata: quello trasverso, quello antero-posteriore e quello longitudinale. Viene in seguito esaminata la porzione anteriore, nella quale è spesso presente un adenomioma (tumore benigno della prostata) di varie dimensioni.
Lo studio della porzione periferica riveste poi particolare importanza, perché è qui che si formano principalmente i noduli neoplastici; la presenza di un nodulo ipoecogeno (scuro) di qualsiasi dimensione, è indicazione assoluta per l'intervento chirurgico di asportazione.
Un'ulteriore applicazione di quest'esame, è valutare le cause di ritenzione urinaria o comunque di una minzione difficoltosa. possibile infatti, eseguendo una scansione in fase minzionale, osservare se il collo vescicale si apre in maniera efficace e il grado di canalizzazione dell'uretra. Qualora si riscontrassero delle anomalie, si può ricorre all'intervento TURP (trans urethral prostatic resection) che asporta la porzione centraledell'organo e permette all'uretra di distendersi.
Da quanto sino ad ora descritto, è auspicabile che la popolazione maschile dell'età compresa tra 50 ed 80 anni, si sottoponga almeno con cadenza annuale ad una visita ed esame specialistico.