Oncologo a Lucca
Elenco degli Oncologi a Lucca attualmente disponibili per la prenotazione online di una visita oncologica o di altro esame medico sempre nell'ambito dell'Oncologia.
L’oncologo è un medico specializzato nella diagnosi, nella gestione e nel trattamento dei tumori. Il tumore (noto anche come neoplasia) è una massa di tessuto che cresce eccessivamente rispetto ai tessuti normali.
L’oncologo, pertanto, è una figura importante nella lotta contro il cancro. Il medico oncologo è specializzato in oncologia, una branca medica che si suddivide in diverse categorie, ciascuna con un focus specifico:
- oncologia medica: si concentra sulla gestione farmacologica del tumore, comprendendo trattamenti come la chemioterapia, l’immunoterapia, le terapie mirate, ecc.;
- oncologia chirurgica: si occupa della diagnosi e della rimozione chirurgica dei tumori;
- oncologia radioterapica: utilizza la radioterapia per trattare i tumori, impiegando radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali.
Questa suddivisione garantisce generalmente un approccio personalizzato al trattamento del tumore.
L’oncologo si occupa di una vasta gamma di patologie tumorali, tra le quali:
- melanoma: un tumore maligno della pelle che deriva dai melanociti, le cellule che producono la melanina;
- carcinoma: un tipo di tumore che si sviluppa nelle cellule epiteliali;
- sarcoma: neoplasie che originano nei tessuti connettivi;
- leucemia: tumori del sangue che colpiscono i globuli bianchi, compromettendo il sistema immunitario;
- linfoma: neoplasia che interessa il sistema linfatico, con manifestazioni che, di solito, possono variare notevolmente da paziente a paziente.
Il percorso diagnostico per un paziente oncologico comprende generalmente diversi passaggi, tutti utili per una corretta
diagnosi della patologia e la creazione del trattamento migliore. Questi possono includere:
- visita specialistica: una visita in cui il medico raccoglie la storia clinica del paziente e conduce un esame obiettivo;
- esami di imaging: tra i quali, ad esempio, la TAC, la risonanza magnetica e la PET, per visualizzare eventuali anomalie;
- biopsia: una tecnica che sfrutta il prelievo di un campione di tessuto per confermare la presenza di eventuali cellule tumorali;
- esami di laboratorio: utilizzati generalmente per evidenziare la presenza di specifici marker tumorali.
Una volta effettuata la diagnosi e identificato non solo il tipo di tumore, ma anche il suo stadio, l’oncologo propone un piano di
trattamento personalizzato, che può generalmente includere diverse tipologie di intervento sul paziente, tra le quali:
- chirurgia: ovvero la rimozione del tumore e dei tessuti circostanti, spesso usata per trattare tumori in fase iniziale;
- chemioterapia: si tratta dell’utilizzo di farmaci per distruggere le cellule tumorali, spesso utilizzata per tumori più avanzati o metastatici;
- radioterapia: consiste nell’impiego di radiazioni per ridurre o eliminare le cellule tumorali;
- immunoterapia: consiste nella stimolazione del sistema immunitario per combattere il cancro in modo più efficace;
- terapia mirata: utilizzo di farmaci che colpiscono specifiche molecole coinvolte nella crescita tumorale, minimizzando i danni alle cellule sane;
- terapie palliative: volte a migliorare la qualità della vita del paziente, alleviandone i sintomi senza necessariamente curare la malattia.
Una volta conclusa la
terapia prescelta, il
follow-up è importante per monitorare eventuali segni di
recidiva e gestire possibili effetti collaterali dei trattamenti.
Il percorso prevede, normalmente, visite regolari e test specifici per valutare la risposta del tumore al trattamento, consentendo al medico oncologo di intervenire tempestivamente in caso di eventuali metastasi o altre possibili complicazioni, o al contrario, di rassicurare il paziente in merito alla prognosi. La figura dell’oncologo, dunque, è cruciale nella gestione delle neoplasie, non solo per la diagnosi e il trattamento delle stesse, ma anche per la loro prevenzione.
In tema di prevenzione, a svolgere un ruolo importante in tal senso, rientra l’adottare un giusto stile di vita, evitando generalmente l’esposizione a fattori di rischio (ad esempio, il fumo), ma anche sottoporsi a regolari esami di screening. Si tratta di test condotti a tappeto, di solito su una fascia relativamente ampia della popolazione, grazie ai quali è in genere possibile individuare un tumore nelle fasi iniziali, specie in persone asintomatiche.