Oculista a Augusta
Elenco degli Oculisti a Augusta attualmente disponibili per la prenotazione online di una visita oculistica o di altro esame medico sempre nell'ambito dell'Oculistica o Oftalmologia.
L’Oculista è il medico chirurgo specializzato nello studio, nella diagnosi e nel trattamento di quelle patologie che interessano gli occhi e l’apparato visivo. Questa disciplina è nota anche con il nome di Oftalmologia.
Le malattie dell’occhio trattate da questa specializzazione sono numerose e possono avere ognuna proprie caratteristiche, andando a interessare specifiche strutture dell’occhio stesso. Tra le principali, possiamo segnalare:
- miopia: si tratta di uno dei difetti visivi più diffusi ed è caratterizzato dalla difficoltà, da parte del paziente, di mettere a fuoco gli oggetti distanti;
- cataratta: si tratta di una patologia causata principalmente dall’avanzare dell’età ed è contraddistinta dalla perdita di trasparenza del cristallino dell’occhio, tale da generare un peggioramento della vista;
- astigmatismo: anche questa è una patologia oculistica abbastanza comune, che si contraddistingue per una diminuzione della vista, sia da vicino che da lontano;
- ipermetropia: questa patologia si caratterizza per la vista maggiormente sfocata degli oggetti vicino rispetto a quelli posti in lontananza;
- diplopia: si tratta di una condizione nota anche come visione doppia;
- lacerazione della retina: può verificarsi sia per cause di natura traumatica che patologiche; quando la retina (ovvero il tessuto nervoso interno dell’occhio, che riveste la superficie dello stesso) si lacera, si parla generalmente di rottura retinica, che può causare di conseguenza un distacco della retina stessa.
Generalmente, una
visita oculistica prevede diverse fasi, utili per ottenere una
diagnosi, che cominciano dall’
anamnesi, per poi passare all’
esame obiettivo e alla
valutazione dei sintomi riferiti dal paziente, per poi approfondire ulteriormente la valutazione mediante
esami strumentali specifici e che possono differenziarsi a seconda del caso specifico.
Durante l’anamnesi, l’oculista raccoglie tutte quelle informazioni utili a delineare la storia clinica del paziente, prendendo in considerazione eventuali fattori di rischio che possono determinare la comparsa di una patologia, nonché eventuali precedenti familiari. L’esame obiettivo, invece, consiste nell’osservazione diretta del paziente, valutando diversi aspetti degli occhi, come, ad esempio, il loro allineamento, la motilità, ecc.
A seconda del sospetto diagnostico emerso, lo specialista può decidere di approfondire la visita ricorrendo a diverse prestazioni oculistiche, tra cui:
- esame del fundus oculi: si tratta di un esame, noto anche come esame del fondo oculare, che ha lo scopo di valutare la parte interna del bulbo oculare, analizzando strutture quali corpo vitreo, retina centrale e periferica e la papilla ottica. L’esame viene eseguito, generalmente, mediante oftalmoscopio o lampada a fessura;
- studio del campo visivo: si tratta di un esame utilizzato per la diagnosi di patologie quali, ad esempio, il glaucoma e tenere sotto controllo la sua progressione; viene comunemente eseguito mediante perimetria computerizzata, ovvero un esame strumentale che misura appunto il campo visivo, verificandone l’ampiezza e la sensibilità della retina agli stimoli luminosi;
- tomografia a coerenza ottica: si tratta di un esame diagnostico non invasivo, noto anche come OCT, che consente di ottenere scansioni ad alta risoluzione e dettagliate di strutture oculari quali cornea, retina e disco ottico;
- pachimetria corneale: questo esame consente di misurare lo spessore della cornea e rappresenta un test utile per diagnosticare condizioni patologiche quali il cheratocono o anche il glaucoma;
- tonometria: si tratta di un altro esame utile per diagnosticare patologie come il glaucoma, essendo un test utilizzato per misurare la pressione intraoculare;
- test di Hess-Lancaster: generalmente, l’Oculista decide di ricorrere a questo test laddove, nel corso della visita specialistica, emergono anomalie nella motilità dell’occhio; al paziente viene chiesto di indossare un paio di occhiali, con una lente a luce rossa a destra e una a luce verde a sinistra, con questi che viene fatto sedere a un metro di distanza da uno schermo quadrettato, sul quale lo specialista proietta una luce rossa, chiedendo al paziente di far combaciare la luce verde con quella proiettata
- valutazione ortottica: la motilità oculare può essere esaminata anche mediante questo esame, che, in genere, può essere utile per valutare le anomalie che possono presentarsi nell’apparato neuromuscolare dell’occhio e i sintomi che queste possono provocare (pensiamo, ad esempio, alla visione doppia).
In base alla patologia diagnostica, l’Oculistica indicherà al paziente la terapia più indicata da seguire.
A seconda dei casi, questa può prevedere:
- training ortottico: si tratta di un’opzione terapeutica che ha lo scopo di riequilibrare e rafforzare i muscoli degli occhi; questa rieducazione visiva avviene per mezzo di esercizi mirati e movimenti specifici per l'occhio, come se fosse una vera e propria ginnastica per l’apparato visivo;
- capsulotomia Yag-Laser: questo tipo di trattamento è riservato a quei pazienti affetti da cataratta secondaria ed ha lo scopo di eliminare la condizione patologica; l’intervento è rapido e viene effettuato mediante un laser YAG;
- fotocoagulazione con Laser: generalmente, si ricorre a questo trattamento in quei casi in cui viene diagnosticato un distacco della retina o laddove questo sia in fase iniziale, nonché nei casi di retinopatia diabetica, edema maculare o altro ancora; si tratta di una procedura poco invasiva e che ha lo scopo di eliminare i vasi sanguigni della retina che causano condizioni patologiche a carico della struttura in questione.
L’Oculista, oltre a indicare il percorso terapeutico più indicato alle esigenze del paziente, può consigliare anche una serie di
tecniche di prevenzione. Tra tutte, va segnalata l’importanza dei
controlli specialistici regolari:
- un primo controllo è generalmente consigliato intorno ai 3 anni;
- fino ai 14 anni, è di solito raccomandata eseguirla annualmente;
- in età adulta, salvo casi particolari di patologie o condizioni particolari, possono essere svolte anche ogni cinque anni;
- dopo i quaranta anni, invece, è raccomandato recarsi da un Oculista a cadenza biennale;
- dopo i 70, in genere, ogni anno.
Generalmente, una visita oculistica può essere svolta sia presso lo studio privato di un Oculista o presso un Policlinico, ossia un Centro Medico specializzato in prestazioni ambulatoriali sia diagnostiche che terapeutiche, che sia in regime di Day Hospital e/o di degenza.
L’oculistica pediatrica è una specializzazione medica che si occupa della prevenzione, diagnosi e trattamento dei problemi visivi nei bambini. Gli oculisti pediatrici si concentrano sullo sviluppo della percezione visiva, con l’obiettivo di identificare tempestivamente eventuali difetti visivi, strabismi, ambliopia (occhio pigro) e altre patologie oculari.
Durante una visita oculistica pediatrica, è solitamente prevista una valutazione del segmento anteriore e del fondo oculare (fundus oculi), che consentono di esaminare la motilità oculare ed eventuali disturbi della retina, e controllando il riflesso rosso per escludere anomalie significative. L’esame viene spesso effettuato in cicloplegia per ottenere una valutazione accurata dei difetti visivi e, quando necessario, vengono indicate delle soluzioni terapeutiche come la prescrizione di occhiali da vista o la terapia occlusiva antiambliopica (ossia il bendaggio di uno dei due occhi).
Nel processo di diagnosi dello strabismo, inoltre, l’ortottista gioca un ruolo cruciale. Insegnare ai bambini buone abitudini visive, come una corretta postura durante lo studio e un utilizzo non eccessivo dei dispositivi tecnologici, è considerato generalmente parte integrante di un percorso di igiene visiva che può essere monitorato attraverso regolari visite di follow-up durante la crescita.