Cos’è la neuropatia o nevralgia del pudendo?


È una neuropatia molto dolorosa che si manifesta con un dolore acuto di origine nervosa: il nervo pudendo, (che si divide in due rami terminali: il nervo perineale e il nervo dorsale del pene/del clitoride) può essere compresso e/o infiammato. È una “malattia rara”, diagnosticabile solo clinicamente: gli esami strumentali attualmente disponibili non sono in grado di offrire una prognosi e una diagnosi certa, che deve essere posta dopo l’esclusione di un’irritazione da infezione (almeno VES, PCR), da tumori (TAC della pelvi) e ulteriori collaborazioni specialistiche.

Illustrazione 1 - Fisiatria

Il nervo perineale si divide in un ramo superficiale (sottocutaneo, che innerva la cute di perineo, scroto, faccia inferiore del pene e grandi labbra) e un ramo profondo (che innerva i muscoli del piano pelvico e fornisce rami sensitivi per il bulbo e l’uretra). Il nervo dorsale del pene/del clitoride nel maschio raggiunge il glande e va ai corpi cavernosi di pene e clitoride e alla cute di pene e piccole labbra.
 

Quali sono le cause?

L’intrappolamento del nervo può verificarsi all’improvviso (per esempio in seguito ad un trauma che può determinare disequilibrio del bacino e del rachide con conseguente alterati rapporti con le strutture adiacenti) oppure svilupparsi nel lentamente: movimenti ripetitivi o una posizione seduta prolungata favoriscono l’insorgenza, come pure nel corso della pratica di un’attività sportiva per esempio nel ciclismo, per una particolare posizione sul sellino per molte ore. Compare dopo un intervento chirurgico (post-prostatectomia) o durante l’espletamento del parto sia per eventuali manovre indispensabili sia per la compressione sul piano del lettino ginecologico (il trattamento può essere fatto dopo un mese).
 

Quali sono i sintomi?

Possono presentarsi come disturbi della regione pelvica: sensazione di bruciore, formicolio, intorpidimento, sensazione di punture, stiramento, sensazione di freddo, sensazione di un corpo estraneo nel retto, talora disturbi durante la minzione o nel corso della defecazione, durante i rapporti sessuali. Il dolore peggiora da seduti e si riduce alzandosi (a volte nemmeno stare in piedi per molte ore risolve il problema). Soltanto coricandosi nel letto i sintomi tendono ad alleviarsi.
 

Quali terapie sono possibili?
 

La kinesiterapia attiva ha lo scopo di ripristinare la corretta funzionalità del nervo e “liberarlo” attraverso esercizi che interessano i muscoli del pube, coccige e i muscoli sinergici tramite rilassamenti e contrazioni degli stessi con resistenza differente e movimenti dei muscoli addominali, pelvici, lombosacrali e anca, tramite sedute ambulatoriali ed esercizi da praticare a casa. Si tratta pertanto di una particolare riabilitazione perineale.

L’osteopata, dopo aver effettuato la sua diagnosi, tratta le disfunzioni delle zone interessate, agendo su bacino e rachide e sulle eventuali aderenze palpabili con il paziente in decubito laterale e anca abdotta o neutra, giocando su rilassamenti e tensioni. La ionorisonanza ciclotronica endogena ripristina l’equilibrio ionico intracellulare ed extracellulare. L’ossigeno-ozonoterapia può dare benefici in caso di conflitto sulle radici nervose.