Controllo non invasivo del by-pass: si può fare?

Oggi si può fare con l’ecocardiografia. Con le moderne apparecchiature e una buona esperienza, è possibile registrare il flusso dei by-pass dall’esterno con un esame ecocardiografico (Fig. 1).


Illustrazione 1 - CardiologiaIllustrazione 2 - Cardiologia

Fig. 1: Registrazione del flusso del by-pass con eco transtoracico. (MedLine : Auriti – Cardiovasc Ultrasounds  2010)


Successivamente con una iniezione di Adenosina (un potente vasodilatatore della durata d’azione di pochi secondi) è possibile accertarsi se il flusso nel by-pass aumenta (risposta normale) oppure no (risposta anormale - Fig. 2).

Illustrazione 3 - CardiologiaIllustrazione 4 - Cardiologia

Fig 2. Flusso nel by-pass prima e dopo Adenosina.


Questo è un importante passo avanti nella valutazione non invasiva dei pazienti che in questo modo possono evitare in molti casi la coronarografia. Inoltre, rispetto a qualche anno fa, quando si registrava il flusso della parte prossimale del by-pass, oggi si è in grado di registrare la parte distale dell’arteria alla quale in by-pass è attaccato, ottenendo così informazioni di flusso su tutta la struttura  formata dal by-pass e dall’arteria.
 

E' fattibile nei casi di by-pass arteriosi?

Nel caso di by-pass arteriosi che utilizzano l’arteria Mammaria Interna per rivascolarizzare l’Arteria Coronarica Discendente Anteriore, la fattibilità dell’esame è del 100% (a parte quando il bypass è chiuso del tutto, ovviamente) e dal momento che è questo il by-pass più importante che condiziona la prognosi del paziente (poiché una vasta area di miocardio è irrorata da questo by-pass) si capisce come questo esame, in caso di sospetto di malfunzionamento del by-pass, sia importante.

E' fattibile nei casi di by-pass venosi?

I by-pass venosi sono tuttora usati per le arterie coronariche meno importanti perché, come si sa, tendono a chiudersi più precocemente, comunque, anche su questi by-pass, che sono situati in zone meno accessibili dall’esterno, la fattibilità dell’esame rimane sufficientemente alta (70-80%).

Si può eseguire sugli STENT?

Ma questa conquista dell’Ecocardiografia non è utile solo per il controllo periodico del flusso del by-pass. Infatti essa è utilizzabile in terapia intensiva nell’immediato periodo post-operatorio quando, a volte, si creano situazioni di dubbio sulla pervietà del by-pass che costringono a sottoporre il paziente a coronarografia. La stessa metodica si applica per il controllo della pervietà degli STENT impiantati, ottenendo informazioni che solo la coronarografia (esame invasivo e potenzialmente pericoloso) potrebbe dare.

Dove farlo a Roma?

Pochi centri al mondo sono in grado di fare i suddetti esami per questioni di esperienza e di abilità. All’Ospedale San Filippo Neri di Roma tale metodica è applicata da più di 10 anni con approvazione internazionale, come dimostrato dalle pubblicazioni scientifiche prodotte.



Bibliografia

  • Aslanger EK, Yıldırımtürk Ö, Şimşek B, Bozbeyoğlu E, Şimşek MA, Yücel Karabay C, Smith SW, Değertekin M. DIagnostic accuracy oF electrocardiogram for acute coronary OCClUsion resuLTing in myocardial infarction (DIFOCCULT Study). Int J Cardiol Heart Vasc. 2020 Jul 30;30:100603. doi: 10.1016/j.ijcha.2020.100603. PMID: 32775606; PMCID: PMC7399112.